E’ bellissimo scoprire Milano con i suoi scorci, i suoi angoli di storia, ma anche quel fermento che vive e brulica dietro ogni portone, ogni vetrina e ogni cancello. E non sto parlando solo delle iniziative del Fuorisalone che hanno energizzato e shakerato ancor più una Milano, sempre intrigante e appassionate. Proprio nel Brera District Design, in via Moscova 11, vicino alla Chiesa di Sant’Angelo, dove i Fratelli di San Francesco di Assisi Onlus si dedicano ogni giorno a rispondere ai bisogno primi dell’uomo e non parlo solo di quelli spirituali, il volontariato e la solidarietà sono raccontati da una mostra fotografica di grande eloquenza. L’Associazione Fashion&Passion PhotoStudios, presso la Sala Cenacolo della Fondazione dei Fratelli di San Francesco d’Assisi ha allestito “Cuori senza frontiere. Io sono (l’)Altro”, una mostra fotografica che attraverso 90 scatti di Eliana Gagliardoni racconta, divulga e promuove una componente fondamentale nel tessuto sociale italiano: il lavoro volontariato. Cosa ne sappiamo noi di volontariato? Sto parlando del volontariato più autentico, quello gratuito e non speculativo che agisce per spirito di fratellanza e solidarietà nei confronti di chi ha realmente bisogno e che, con umiltà, dignitosamente, sa chiedere aiuto. Un’occasione per scoprire che a Milano esiste tanta attività benefica nascosta e spesso ignorata dalla maggior parte delle persone. La fotografa Gagliardoni ha saputo ritrarre la spontaneità di certi amorevoli gesti che testimoniano l’altruismo di volontari di ben 14 Associazioni presenti sul territorio di Milano e provincia. Dall’assistenza ai disabili, alle lezioni di italiano per le donne immigrate; dalle iniziative per i poveri, gli emarginati e le famiglie colpite dalla crisi economica al sostegno per gli anziani, le persone affette da patologie oncologiche e gli animali abbandonati.
In Italia la disabilità riguarda 13 milioni di persone, dei quali il 50% senza lavoro; gli ultimi dati, aggiornati al 2016, testimoniamo, inoltre, che sono più di 50000 i senzatetto e 131.000 i cani senza dimora. Scatti rubati all’Opera Cardinal Ferrari, accanto alle foto che riprendono gli interventi dei City Angels, alle immagini delle lezioni dei volontari dell’Associazione Alfabeti mentre istruiscono gli immigrati, non fanno di certo ombra ai dolci sguardi di cani abbandonati e che hanno trovato rifugio presso gli spazi di “Animare”; suggestivi e delicati i volti degli anziani della Casa del Tempo, ma anche dei disabili e dei down del centro Disabili Arconate. Poi ancora Emergency, la varie Fondazioni F.lli di San Francesco d’Assisi e Near, opera di volontariato per aiutare i ragazzi con patologie oncologiche. Un viaggio davvero interessante ed educativo tra le bellezze della generosità di un mondo, al quale viene senz’altro voglia di appartenere per la grande ricchezza umana che riesce a regalare. Cuori senza frontiere racconta la fragilità, testimonia la privazione nelle sue molteplici forme e richiama l’individuo alla sua natura più intima; ci ricorda che l’Io è tale proprio perché esiste un Altro che lo riconosce e che il prendersi cura per l’altro, la solidarietà e il volontariato fanno leva su qualcosa di originariamente insito nell’uomo. Sono stata molto contenta di avere dedicato il sabato mattina ad osservare questa mostra che, oltre a ritrarre momenti importanti delle giornate dei volontari, ha fotografato anche l’animo e la gioia di chi offre del tempo e delle energie per aiutare gli altri.