Contraccezione consapevole? Non si direbbe, soprattutto tra le under 30. Non è un caso, infatti, che anche in Italia si aderisca alle iniziative promosse in occasione della Giornata Mondiale della Contraccezione: vi è l'urgenza di diffondere una cultura sessuale perché è evidente che, soprattutto tra le giovani, regni una gran confusione. Sigo, la Società italiana di Ginecologia e Ostetricia è in prima linea nella campagna educazionale della contraccezione. Il prof.Paolo Scollo, presidente della Sigo, ammette che serve maggior informazione su sessualità e anche affettività. Perché un'italiana su 4, ancora utilizza metodi contraccettivi non sicuri. “La campagna sarà a tutto campo, partendo dall'anatomia, alla fisiologia fino ai metodi contraccettivi validi. Soprattutto tra le nuove generazioni, manca la cultura e la conoscenza dell'argomento: si affidano ai consigli dell'amica e a quello che riporta il web, ma la cultura sessuale non si fa né con whatsapp, né con Fb”. Le Società scientifiche hanno, dunque, un ruolo importante. Ma quali sono i metodi contraccettivi più validi? La campagna è partita con la diffusione in ambulatori e consultori di un libricino informativo, sul quale sono riportate informazioni di base sull'apparato riproduttore, sia maschile, sia femminile e sono passati in rassegna, con un approccio molto friendly, ma inequivocabile, le più importanti soluzioni di contraccezione. Per soddisfare le esigenze delle donne, che sono alla ricerca di un contraccettivo fit and forget, che possa garantire più serenità, meno ansie da dimenticanza e disagi, è stato brevettato Jaydess, il sistema intrauterino definito smart perché piccolo e comodo. Nulla a che vedere con la vecchia spirale che, risultava creare problemi perché “corpo estraneo”. Jaydess utilizza una dose di ormoni più bassa rispetto ai precedenti dispositivi e agisce a livello locale e non sistemico: non preoccupatevi, dunque, né di accumulare chili in più, né cellulite. E vai! In questo modo si possono davvero evitare gravidanze indesiderate o il ricorso ad aborti ripetuti. La prevenzione, però, sarebbe completa se anche le istituzioni e le scuole collaborassero. Sigo, infatti, rinnova l'appello alle istituzioni italiane perché sia approvata, quanto prima, una legge per l'educazione alla sessualità e affettività. “Nel nostro Paese non sono materie obbligatorie previste nei programmi ufficiali del Ministero dell'Istruzione - conclude Scollo -. Ogni singolo istituto scolastico è libero di scegliere autonomamente come, quando e se svolgere dei corsi specifici. Da oltre 10 anni la Sigo è presente sul web con la campagna “Scegli tu”. www.sceglitu.it