E’ vero, come la legge, anche la salute non ammette ignoranza. Diciamo la verità, non abbiamo proprio più alibi perché oggi non manca di certo l’informazione e le opportunità per fare prevenzione a 360°. Non occorre essere medici o esperti di salute per volere bene a noi stessi e rispettare la nostra salute. Come un leit motiv i dottori ci ammoniscono: niente fumo, attenzione all’alimentazione, bandite la vita sedentaria e sottoponetevi a controlli annuali per verificare lo stato delle vostre condizioni di salute. Detto così, sembra facile. Ma chi riesce a rispettare questi consigli? E’ stato presentato il progetto “ sCorre” ideato e promosso da Boehringer Ingelheim per diffondere in Italia la cultura della prevenzione cardiovascolare, attraverso il movimento e uno stile di vita sano. In cosa consiste questo progetto? Dai primi di ottobre a fine novembre i cittadini sono invitati a offrire testimonianza, attraverso foto, dei km percorsi camminando o correndo o andando in bici, rilevati attraverso una qualsiasi app, oggi alla portata di tutti; basterebbe anche uno strumento di rilevazione digitale, come gli schermi dei tapis roulant. Successivamente si postano i dati rilevati con un profilo pubblico su Facebook, Instagram, Twitter utilizzando l’hastag #laprevenzionescorre, l’hastag identificativo del numero del progetto che si intende sostenere, da trovare nel sito www.laprevenzionescorre.it e l’hastag #bici o #piedi. Per ogni km percorso a piedi e ogni 5 km percorsi in bici sarà attribuito un voto al progetto prescelto. E che vinca il progetto migliore che sarà premiato a dicembre dopo un voto popolare e una valutazione tecnica di esperti, in occasione di un evento celebrativo. Certo, l’entusiasmo per questa “gara” che vi stimolerà al movimento non scongiurerà il rischio di patologie cardiovascolare, ma potrebbe essere un buon inizio. Se pensate che, secondo i dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità relativi al 2014, ben 127mila donne e 98mila uomini muoiono ogni anno per ictus e per malattie al cuore ancora prima di aver compiuto 60 anni, forse sarebbe il caso di stare attenti, non tanto a quei fattori come l’ereditarietà, o l’età, bensì a quelli modificabili come la pressione arteriosa, l’alimentazione eccessiva il soprappeso e la sedentarietà. E via che si parte.
