SALUTE: La farmacia a portata di mano

Vi sarà capitato di camminare lungo un sentiero di montagna e godere, oltre che del paesaggio mozzafiato anche dei profumi che con la loro intensità sollecitano l’olfatto e vi guidano verso la ricerca di un equilibrio sempre più stabile con l’ambiente circostante. Perché in Valle Isarco, quando si parla di Balance, si scopre un mondo nuovo e nuovi modi per riavvicinarsi alla natura. E anche a se stessi. Bressanone e dopo una stretta strada di montagna ecco apparire, Spiluck, in italiano Spelonca. Un'altra dimensione: il borgo di Spelonca e i suoi 35 abitanti, è il luogo ideale dove recuperare le energie e capire davvero il valore della vita sana. Piccola digressione, concedetemela: qui, di solito arriva il furgone che viene a raccogliere il latte munto dalle mucche della Valle destinato alla produzione di latticini della Brimi, come le mitiche mozzarelle e il burro, quello avvolto nella carta argentata con la scritta blu, come il cielo che sovrasta la Valle Isarco e tutto l’Alto Adige. Ora compro solo prodotti Brimi perché ho visto da vicino le mucche che producono il latte per l’azienda. Stanno troppo bene e godono di grande salute. A Spelonca Christiane Gruber, guida pesaggistica con la passione per le erbe officinali mi ha accompagnata alla scoperta della natura che ci faceva da cornice, perché ogni cosa, in Valle Isarco, ha un senso e un valore. Lo sanno bene gli abitanti che hanno la fortuna di avere a portata di mano, direttamente fuori dalla porta, una farmacia e anche una drogheria,tutto al naturale. Non ci credete? Non è stato difficile trovare la Pimpinella. Se non la conoscete, ve la presento io: si tratta di un’erba la cui radice viene utilizzata come antibiotico naturale contro i problemi della gola e le infiammazioni gengivali. Ne conoscevo il profumo, ma non le proprietà curative e nemmeno sarei stata in grado di riconoscerla in mezzo a tutta quella natura: l’Artemisia viene utilizzata contro le infezioni e anche per disinfettare l’ambiente dalle sostanze negative. E vi assicuro che non è magia, bensì il potere della natura che varrebbe la pena conoscere da vicino. Sono rimasta meravigliata, quasi invidiosa della capacità di Christiane di saper distinguere in quella macchia di verde, le erbe più prodigiose. Avete mai sentito parlare dell’Abete rosso? Forse i buongustai non rinuncerebbero ad un buon risotto addolcito dalle sue gemme ricche di vitamina C e con le quali si aromatizza l’olio di oliva e anche il sale. Poi l’Equiseto,  l’ Alchemilla dalle goccioline miracolose sia per la pelle, sia efficace per gargarismi; un portento, visto che in Francia raccolgono le gocce dalle foglie per ricavarne cosmetici e anche dell’acqua per disinfettare le parti intime. Ho scoperto il Timo di montagna che nel Sudtirolo utilizzano per curare i problemi di forfora e irritazioni della pelle, ho visto da vicino l’Assenzio, la Vulneraria, quest’ultima una erba dai fiori terapeutici per  problemi di pelle come la psoriasi; basta tenere per almeno sei settimane i fiori di Vulneraria nell’olio e una volta filtrati, si può utilizzare l’unguento profumato come calmante della pelle anche irritata dal sole. Davvero tante, troppe le erbe spontanee con potere curativo per problemi di menopausa, per risolvere raffreddori e chi più ne ha più ne metta e anche  utili anche per rendere ancora più piacevoli le insalate o gli smoothies. Sapete come sfruttare la salvia selvatica in cucina? Provate a friggerne le foglie preventivamente immerse nella pastella. Buona appetito, ma anche buona salute a tutti, naturalmente.