SALUTE: EVVIVA IL LATTE MATERNO

Il dubbio attanaglia sempre le future mamme: allattare sì, allattare no? Le mamme di oggi, prima di fare una scelta, sono certe di mettere sulla bilancia in modo adeguato tutti i pro e tutti i contro? Domani parte la Settimana Mondiale per l’Allattamento Materno (SAM) che, promossa dalla Società Italiana di Neonatologia (SIN), fino al 7 ottobre celebrerà, non solo il momento magico della profonda connessione tra mamma e figlio, ma anche l’importanza dal punto di vista nutrizionale. Veniamo al sodo, dunque. Anzitutto, il latte materno è sempre “pronto all’uso”, igienicamente adeguato e alla giusta temperatura, con il potere di adattarsi ai bisogni delle varie fasi di crescita, cambiando composizione nel tempo. È, inoltre, un alimento “vivo” che varia nell’arco dell’allattamento, della giornata, ma anche della stessa poppata. Sapevate che il colostro di cui si nutre il neonato subito dopo il parto, quando la montata lattea non è ancora avvenuta, è meno carico di zuccheri e grassi e più ricco in proteine per fornire anticorpi protettivi all’intestino? Vantaggi anche per la mamma che, attaccando subito il neonato al seno avrà benefici nel processo di involuzione dell’utero, nella ripresa dal periodo post-partum e un recupero più veloce del proprio peso forma, con minori rischi a distanza di tumore a mammella e ovaio. L’allattamento materno è inoltre il primo mezzo, il più semplice ed efficace, per creare un legame stabile e positivo tra mamma e neonato. Certo che non è semplice e ne so qualcosa, visto che, quando nacque il mio primo figlio, non ho ricevuto l’assistenza adeguata dall’ospedale dove ho partorito. L’allattamento materno richiede una corretta informazione e un ampio sostegno, nella famiglia, nella comunità, nel sistema sanitario e nel contesto sociale e lavorativo. E le pratiche assistenziali ospedaliere e territoriali, in alcuni contesti, non favoriscono ancora in maniera adeguata l’avvio e la durata dell’allattamento. Occorre favorire l’allattamento e sostenere anche le mamme dei prematuri, per le quali è necessaria l’apertura delle Terapie Intensive Neonatali (TIN) senza limitazioni di orario. Ecco perché la SIN scende in campo a supporto dell’allattamento al seno promuovendo la pratica attraverso diverse iniziative. La promozione dell’allattamento deve essere un percorso virtuoso, che inizia in ospedale, ma che poi prosegue nei primi due anni di vita, mettendo il neonato al centro delle scelte politiche e istituzionali, per creare ed incentivare condizioni che permettano alle mamme di continuare ad allattare anche dopo i primi mesi, come di recente richiesto dalla SIN ad esempio, prolungando il Congedo di maternità almeno per i sei mesi successivi al parto. Ma cosa succede quando il latte materno è insufficiente o del tutto assente, soprattutto per i neonati ad alto rischio o prematuri?

Il latte umano donato rappresenta l’opzione migliore e le Banche del Latte Umano Donato (BLUD), 38 in Italia, rivestono un ruolo fondamentale, permettendo di usare latte donato in attesa della montata lattea. Nel 2005 è stata inoltre costituita l’Associazione Italiana Banche del Latte Umano Donato (AIBLUD), che ha tra le sue attività istituzionali la promozione e diffusione dell’allattamento al seno, della donazione del latte materno e dell’utilizzo del latte umano donato nelle Terapie Intensive Neonatali. Pensiamo solo che l’allattamento al seno, se esteso a tutti i bambini, potrebbe salvare più di 820.000 vite ogni anno e comportare risparmi per 340 miliardi di dollari annui.  “Allattare al seno è un metodo senza pari per fornire ai bambini un nutrimento ideale per crescere e svilupparsi in salute; è inoltre parte integrante del processo riproduttivo, con notevoli implicazioni positive per la salute del neonato e della madre. L’allattamento esclusivo al seno fino ai 6 mesi compiuti e la tutela dell’allattamento materno, prima e dopo il parto, devono essere un obiettivo prioritario di tutti i neonatologi/pediatri, se si vuole mettere veramente il neonato al centro del futuro.” Il Presidente della Società Italiana di Neonatologia (SIN), Prof. Fabio Mosca, introduce così la Settimana Mondiale per l’Allattamento Materno.