SALUTE: Arriva l'influenza!


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Aiuto, arriva l'influenza! E' vero che il freddo sta tardando, ma prima o poi, il convoglio delle basse temperature, arriva alla stazione. Intanto, non mancano le previsioni sulle prossime epidemie di stagione. Raffreddore, tosse, brividi, febbre e dolori muscolari: questi i sintomi dell'influenza che, secondo gli esperti, quest'anno mieterà 7 milioni di persone; ben 2 milioni in più rispetto allo scorso inverno. Ma che intensità avrà questa influenza? Anzitutto, saranno 3 i virus responsabili: l'H1N1 A chiamato California, già responsabile dell’influenza del 2009, dall’H3N2 A con il nome Hong Kong e il virus B/Brisbane, tre forme aggressive e che vale la pena prevenire. Ma come? Il prof. Fabrizio Pregliasco, virologo e Ricercatore del Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell'Università dgli Studi di Milano e anche Direttore Sanitario IRCCS Galeazzi di Milano, invita le catogorie più a rischio a vaccinarsi. “C'è stato un crollo delle richieste di vaccinazioni, anche se ormai ci attestiamo attorno ad un livello costante: solo il 50% delle persone si vaccinano. Specialmente i bambini, una delle categorie più a rischio con gli anziani e le donne in gravidanza, non vengono vaccinati, sebbene, l’influenza, specie in quelli più piccoli, possa determinare complicanze e molte ospedalizzazioni”. Ma come si comportano gli italiani quando vengono colpiti dall'influenza? Nel 60% dei casi i pazienti ricorrono ai farmaci di automedicazione; ecco perché Assosalute, l'Associazione nazionale farmaci automedicazione è partita col progetto “Semplicemente salute” con lo scopo di sviluppare la capacità dei cittadini di gestire in modo autonomo i piccoli disturbi. Andando sul portale web www.semplicementesalute.it i cittadini avranno le informazioni necessarie, semplici e corrette per poter scegliere i farmaci per un'automedicazione. Poi, ancora qualcuno, ma specialmente le donne, si aiutano coi cosiddetti rimedi della nonna: brodo caldo, tisane, vino cotto, etc. E' del 23% la percentuale degli intervistati che, erroneamente, ricorre agli antibiotici, inefficaci contro i virus. E quali sono, invece, gli atteggiamenti adottati per prevenire il contagio? Più di un italiano su due si copre meglio e si lava spesso le mani; tra le donne è diffusa la buona abitudine di modificare la dieta e di assumere più vitamine. Il vaccino anti influenzale è utilizzato dal 14,7 del campione maschile e dal 13,4 di quello femminile. “Il vaccino, - conclude Pregliasco non protegge da tutte le sintomatologie respiratorie non dovute a virus influenzali e, a volte, non evita completamente la malattia, ma sicuramente ne attenua i sintomi. Poiché non ha efficacia contro i virus parainfluenzali, nell'affrontare i sintomi l'automedicazione è complementare”.