Domani si celebra la Giornata Mondiale della bronco-pneumopatia cronica ostruttiva (BPCO. In attesa del 21 novembre Federasma e Allergie Onlus, ha indetto una “duegiorni” di informazione ed educazione sulle malattie respiratorie grazie alla collaborazione di medici specialisti. Infatti, nelle piazze di Napoli e di Milano, gli specialisti hanno effettuato più di 250 spirometrie e circa il 20% delle persone che si è sottoposto al test ha appreso di avere un’ostruzione a livello respiratorio da approfondire con successive visite specialistiche.
Così è la BPCO?
Sono 329 milioni le persone che oggi convivono con questa malattia nel mondo colpiti da broncopneumopatia cronica ostruttiva, una malattia dell’apparato respiratorio caratterizzata da un’ostruzione progressiva delle vie aeree non reversibile; associata ad una infiammazione cronica che coinvolge sia il parenchima polmonare che le vie aeree.
Quali sono i sintomi?
Tosse, espettorato e dispnea sono i campanelli d’allarme di questa patologia respiratoria cronica che può portare all’insufficienza respiratoria. La diagnosi di BPCO dovrebbe essere presa in considerazione in ogni persona, di età superiore a 35-40 anni, che presenta questi sintomi unitamente a raffreddori invernali frequenti e una storia di esposizione a fattori di rischio per la malattia.
La spirometria è utile?
Come afferma Carlo Filippo Tesi, presidente di FederAsma e Allergie Onlus. “La spirometria rimane un esame fondamentale, ma i cittadini non sanno quanto utile possa essere per rilevare una patologia come la BPCO.”
Il medico curante di solito, consiglia questo esame?
“Confrontandoci con coloro che hanno aderito a questa iniziativa abbiamo avuto conferma che questo esame non viene proposto dal medico, e chi ha avuto l’indicazione di effettuarlo si scontra con liste d’attesa molto lunghe. Federasma e Allergie Onlus continuerà a farsi promotrice di azioni utili a sensibilizzare le istituzioni e la classe medica sul ruolo che l’esame spirometrico gioca nel far emergere la BPCO, al fine di favorire un accesso migliore.”
Cosa rileva la spirometria?
La prova spirometrica aiuta, attraverso alcuni parametri della capacità polmonare, a rilevare i casi che richiedono un maggiore approfondimento diagnostico. Questo percorso facilita un corretto inquadramento della BPCO e la pianificazione di una terapia mirata sulle esigenze del paziente.”
Perché se la diagnosi è tempestiva il percorso terapeutico risulta più efficace. Per i pazienti con BPCO il ricorso ai farmaci broncodilatatori si conferma la terapia di riferimento.
Qual è la terapia migliore in caso di BPCO?
La terapia bronco dilatatoria ha l’obiettivo di aiutare il paziente a riacquistare una buona funzionalità polmonare. Non è possibile fermare la malattia perché irreversibile, ma si può intervenire sul miglioramento della qualità di vita.