OMEOPATIA: la medicina complementare salutare anche per gli animali

 

 Se ne potrebbe parlare all’infinito, ma il dibattito nato attorno all’efficacia o meno dell’Omeopatia è sempre aperto e anche acceso. Negli Usa, è entrato in vigore l’obbligo di scrivere sulle confezioni dei farmaci omeopatici la dicitura “Non funzionano”; in Italia, Omeoimprese, l’associazione di imprese del settore omeopatico, ha diffuso dei dati interessanti secondo i quali, nel 2015, almeno il 20% dei cittadini hanno fatto uso di questi prodotti, accusati, da molti di essere solo placebo, da altri, invece, reputati una valida alternativa da sperimentare su  se stessi. Si parla tanto della “medicina ad personam”, questa potrebbe essere una buona occasione per diventare medici di se stessi. Le polemiche si sono accentuate riguardo l’utilizzo dei principi omeopatici anche in Veterinaria: del resto, la necessità di ridurre l’uso eccessivo di antibiotici, che anche per l’uomo rappresenta un pericolo, ha portato i medici veterinari a cercare delle alternative valide. Valide? Non valide? Questo è il dilemma.. Un recente paper pubblicato su "Veterinary Record", a firma dei ricercatori Caroline Doehring e Albert Sundrum), ha criticato il numero esiguo di animali coinvolti negli studi e invitando, prima di trarre conclusioni e raccomandazioni cliniche definitive per l’uso di farmaci omeopatici su vasta scala sugli animali, a coinvolgere nella ricerca un campione ben più ampio.  Poi, per carità, come afferma il dott. Paolo Roberti di Sarsina, Medico, uno dei massimi esperti di MNC in Europa: "Lo studio citato   non conclude affatto che l’omeopatia non sia efficace sugli animali, ma sollecita altri studi più approfonditi – e ben venga! – prima di dichiararne definitivamente l’efficacia e ricavarne quindi indicazioni cliniche per l’adozione su vasta scala. Eppure si continua a remare contro questo paradigma di cura, con un atteggiamento basato su pregiudizio, il che è totalmente antiscientifico". Certo che non è semplice mettere tutti d’accordo, ognuno con le proprie credenze, con i propri interessi, con la propria filosofia.  Come ricorda l’Amiot, l’ Associazione Medica Italiana di Omotossicologia, in agricoltura biologica,  “l'uso di rimedi omeopatici in Europa è infatti esplicitamente consigliato: i farmaci omeopatici dovrebbero essere preferiti rispetto alla medicina convenzionale secondo le normative in campo biologico UE della Commissione Europea, ed essi sono correntemente utilizzati dagli agricoltori, mentre gli scettici sono costantemente alla ricerca di prove scientifiche per criticare questa tendenza, arrivando a fornire nelle proprie comunicazioni al pubblico dei messaggi non genuini e di fatto manipolati”.