MEDICINA: LA GIORNATA MONDIALE DELLA TROMBOSI.

COS'E' LA TROMBOSI?

Oggi, martedì 13 ottobre, si celebra in tutto il mondo il World Thrombosis Day (WTD) per ricordare a tutti la dimensione e i problemi della malattia tromboembolica venosa. Sapete che stiamo parlando della terza patologia cardiovascolare più comune dopo l’ischemia miocardica e l’ictus cerebrale? In pochi sanno, in realtà, di cosa si tratta: si sente nominare, ma in pochi hanno mai approfondito la conoscenza della patologia: la trombosi implica la presenza di un coagulo di sangue che ostruisce o rallenta il circolo sanguigno in un’arteria o in una vena; in alcuni casi il coagulo può staccarsi e spostarsi in un organo vitale con conseguenze molto gravi, potenzialmente letali: 1 persona su 4 nel mondo muore per condizioni causate dalla trombosi. E i numeri non sono, di certo, confortanti, visto che solo in Italia si stimano circa 50.000 nuovi casi l’anno, con due gravi complicanze: la trombosi venosa profonda, condizione in cui i coaguli di sangue si formano a livello delle vene profonde della gamba, principalmente, ma anche della coscia, dell’inguine o delle braccia, e l’embolia polmonare, quando i coaguli di sangue si staccano dal vaso di origine e, attraverso il circolo sanguigno, arrivano a ostruire l’arteria polmonare.

ALLA SCOPERTA DELLA MALATTIA GRAZIE A BOSTON SCIENTIFIC Occorre avere consapevolezza della gravità della malattia e ringraziamo Boston Scientific che, proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema, ha promosso una campagna europea e ha dato il via a un “conto alla rovescia” di 14 giorni per la Giornata mondiale della trombosi. Quattordici giorni, non a caso, visto che proprio due settimane costituiscono la finestra temporale ideale per il trattamento efficace, quando il trombo è ancora acuto. Ed è bene informarsi il più possibile rispetto alla Trombosi. Ecco perché, per aiutarci ad "aprire gli occhi sulla trombosi", così come raccomanda il messaggio di quest'anno del WTD, ogni giorno sui social di Boston Scientific sono pubblicati messaggi video di autorevoli key opinion leader europei del settore, che hanno indicato “che cosa significhi per loro la trombosi”.


INIZIAMO AD APRIRE GLI OCCHI SULLA TROMBOSI Per inaugurare la vostra indagine, pubblico l’intervento del Prof. Antonio Gaetano Rampoldi, Radiologo Interventista, Struttura Complessa di Radiologia Interventistica, ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda Ca’ Granda di Milano che commenta: ”Abbiamo imparato cose importanti sulla trombosi. La prima riguarda il tempo: il tempo è vita, perché dobbiamo intervenire in un paio di giorni, massimo due settimane, per essere in grado di ottenere i risultati migliori. La seconda è che è possibile trattare pazienti con trombolitici, in piccole quantità, anche dopo recenti episodi emorragici.” Non perdiamo tempo.