Auricchio che bontà! Vi ricordate questa canzoncina che accompagnava la pubblicità del provolone Auricchio? Mi ricorda la mia infanzia, anche se risale ormai a un trentennio fa. Pensate, invece, che il gran provolone ha una storia ben più antica. Proprio quest’anno l’azienda cremonese, fondata da Gennaro Auricchio, originario di San Giuseppe Vesuviano, in provincia di Napoli, festeggia i suoi 140 anni di attività. Di intensa attività, volta a garantire la qualità di un prodotto che conserva la tradizione di un bene artigianale “che nasce dal latte della zona cremonese e che viene pressato e modellato a mano - come afferma Antonio Auricchio – per assicurare che la qualità e il sapore non vengano alterati e compromessi”. L’Auricchio è il Provolone per eccellenza, in virtù del fatto che il 50% del totale del provoloni venduti in Italia portano il nome della famiglia che da ben 4 generazioni brilla per la sua produzione casearia. Non solo provoloni, però. Non sono, infatti, da trascurare formaggi tipici come il Pecorino Romano DOP, venduto anche in USA con il marchio Locatelli, il cremosissimo Gorgonzola DOP, vero piacere per il palato, i Pecorini vari, la Mozzarella, la Ricotta, ma anche il Parmigiano Reggiano DOP, il Taleggio DOP, il Quartirolo Lombardo DOP e il Salva Cremasco DOP. Un trionfo del gusto, ma anche di un’azienda che, oltre a soddisfare una clientela italiana sempre più preparata e informata sul food e quindi esigente, riesce ad avere il successo meritato esportando in 50 Paesi tra America, Australia, Europa, Emirati Arabi ed Estremo Oriente. In occasione del 140esimo anniversario di Auricchio è stato stampato un francobollo del valore di 95 centesimi che rientra nella serie con la quale da alcuni anni si commemorano filatelicamente e postalmente imprese protagoniste dal made in Italy. Auguri Auricchio
