W l'equilibrio! A quanto pare, questo è il payoff ideale per promuovere una corretta alimentazione. Soprattutto per i bambini che, in continua crescita e sempre in attività, sia fisicamente, sia con la mente, hanno bisogno di una serie di nutrienti. Sapete quali sono le fonti più importanti di acidi omega-3, di vitamina B12 (la sua carenza provoca diminuzione della memoria, spossatezza e confusione mentale), di acido folico, di zinco, di ferro e iodio, per eccellenza i nutrienti essenziali per il corretto sviluppo del cervello? Secondo numerosi studi, le quantità raccomandate da un'alimentazione sana ed equilibrata di questi preziosi alleati della salute e delle performance cognitive dei bambini si trovano negli alimenti di origine animale. Che i vegani non insorgano!
“Ci sono alcuni nutrienti che più di altri possono incidere sull’abilità cognitiva, sulla memoria e l’apprendimento e possono rappresentare un alleato in più quando si studia”, afferma la nutrizionista Elisabetta Bernardi, autrice del libro ‘Oggi cosa mangio’. “L’effetto di lunga durata della carenza di vitamina B12 è supportata dai risultati di alcune ricerche sul funzionamento cognitivo degli adolescenti che hanno consumato una dieta macrobiotica fino all’età di 6 anni, rispetto a ragazzi che seguivano una dieta onnivora. Da questi studi è emerso che i primi presentavano livelli più bassi di intelligenza fluida, capacità spaziale e memoria a breve termine rispetto ai soggetti di controllo” - continua Elisabetta Bernardi.
“Lo zinco contenuto nella carne è più facilmente assorbibile rispetto a quello contenuto nei vegetali e svolge un ruolo fondamentale nella neurogenesi, la maturazione e la migrazione dei neuroni, oltre alla formazione delle sinapsi. Inoltre, si trova in alte concentrazioni nelle vescicole sinaptiche dei neuroni dell’ippocampo che sono coinvolti nel centro di apprendimento e memoria”. Attenzione invece alla carenza di ferro: può essere la causa di bassi livelli di concentrazione, con conseguenti scarsi risultati scolastici. E' vero, esistono alcuni vegentali molto ricchi di ferro, ma occorre valutare che solo il 10-35% del ferro presente negli alimenti animali ed il 2-10% di quello contenuto nei vegetali viene effettivamente assorbito dal nostro organismo. Il ferro emico di derivazione animale, come carne e in misura decisamente minore nel pesce, è quindi più facilmente biodisponibile e assorbito dall’intestino. Forse, è il caso di aspettare la maggior età dei nostri ragazzi prima di condizionarne l'alimentazione.